E' un dispositivo impiegato in molti sistemi di iniezione, in grado di misurare il flusso dell'aria che viene aspirato dal motore (e di fornire l'informazione relativa alla
centralina di controllo del sistema di iniezione stesso). I
debimetri piu' frequentemente impiegati sono quelli del tipo a "piatto basculante" o ad "aletta fulcrata" (flap). In molti sistemi di iniezione delle ultime generazioni si impiegano misuratori a filo caldo della massa di aria aspirata dal motore. Tali dispositivi forniscono direttamente questa informazione alla centralina senza che quest'ultima sia costretta a fare calcoli di sorta, come avviene invece nel caso dei
debimetri di tipo tradizionale, cioe' a piatto o ad aletta. (la quantita' di
benzina che deve essere emessa dagli
iniettori dipende dalla massa di aria aspirata a non dal volume).
Quando sono riscontrati dei
malfunzionamenti del debimetro, occorre effettuare una
verifica del debimetro e una
pulizia del debimetro.
Su tutti i moderni sistemi di iniezione diesel e benzina è montato il debimetro che ha il compito di misurare la massa di aria aspirata dal motore,informazione che poi a sieme alle altre serve alla centralina per calcolare il tempo di iniezione.
Foto di un
debimetro. Si notano i due condotti per l'entrata e l'uscita dell'aria (a destra e sinistra) e lo
spinotto di collegamento alla
centralina (in alto), dove i dati sulla massa d'aria vengono elaborati per fornire una iniezione perfetta.
MALFUNZIONAMENTO DEL DEBIMETRO
In diversi casi il malfunzionamento del debimetro a "film caldo" e' difficile da diagnosticare. Poiche' non si rompe, ma si inquina.
La centralina elettronica non rileva il codice difetto perche' il sensore che rileva la quantita' d'aria aspirata perde sensibilita' di misurazione (possibile causa di vapori olio motore, polveri aspirate, aria ricca di umidita') provocando un segnale variabile, ma piu' basso dell'origine.
Di conseguenza se abbiamo un picco di corrente minore, la centralina elettronica non rileva il segnale debole del debimetro, sufficiente da non provocare il codice guasto (infatti memorizza solo se il debimetro non produce segnale!) ma il valore letto e' sufficiente a smagrire eccessivamente la miscela riportando i diversi difetti elencati.
I sintomi:
- Il motore perde elasticita'.
- La macchina può singhiozzare a regimi costanti (dai 1000 ai 2800).
- Calo di potenza appena il motore entra in coppia.
- Perdita di accelerazione (sorpassi che non finiscono mai).
- Scalate di marce più frequenti.
- Consumi aumentati.
N.B.
Vi sono dei sintomi che possono esser comuni ad altri parti meccaniche.
Quindi non e' da ritenere il debimetro causa principale, ma una possibile causa.
Nel caso i malfunzionmenti siano persistenti si consiglia una verifica del debimetro ed una pulizia del debimetro.
Si ringrazia Daniele Menichetti per i testi e le foto. |
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VERIFICA DEL DEBIMETROPer verificare il corretto funzionamento del
debimetro, si deve collegare alla presa diagnosi della
centralina (che puo' essere situata sotto il cruscotto lato passeggero o nel vano motore vicino all'
ammortizzatore destro). Collegando il tester si misurano i valori istantanei del debimetro. Ricordatevi che nessun debimetro puo' essere testato a motore spento, con chiave in mar o al minimo. Per testare il debimetro la macchina deve essere in marcia. Il meccanico dopo aver collegato il tester deve dirvi di andare a fare un giro. Voi dovete guidare e lui seduto al posto destro deve valutare il segnale del debimetro.Di solito lo si prova tirando le varie marce. Il tester in base al motore selezionato calcola l'aria che il motore dovrebbe ricevere in determinate situazioni.
Di solito da il picco massimo del flusso d'aria che la macchina può raggiungere in
aspirazione. Il suo valore nel 90% dei casi è 1200.
Un debimetro nuovo è già un miracolo se riesce a mandare un flusso pari 900/950.
Tirando le varie marce il debimetro dovrebbe dare dei valori massimi più vicino possibile a quello richiesto. Se si notano dei valori troppo bassi, allora vuol dire che il debimetro è sporco o non funziona.
Cosa vi serve:
1) Un tester
2) Due metri di filo
3) Un aiutante
4) Nastro isolante
5) Un taglierino
6) Una dama di compagnia per i momenti bui della vita.
NB: In fondo alla pagina sono presenti le immagini per ogni passaggio della pulizia.
Passaggio 1. Per prima cosa togliete il coperchietto che serve proteggere i fili che entrano nel connettore.
Passaggio 2. Individuate il quinto filo e il terzo filo. Spelate (non alla stessa altezza) i fili e fate contatto con due fili di diverso colore (per evitare spiacevoli situazioni). Io ho usato un filo delle casse dello stereo (nelle foto vedrete il primo tipo di filo usato).
Passaggio 3. Adesso collegate il tester e impostatelo sulla scala 20 DCV. A motore spento e quadro acceso vedrete un valore compreso tra 97 e 100 (Questo valore e' la quantita' d'aria utilizzata dal motore per accendersi. Nel mio l'ho portata a 133).
Passaggio 4. Al minimo noterete un valore maggiore. Dovrebbe aggirarsi intorno a 1,80 (Il valore che vedete nel mio tester e' molto piu' grande in quanto e' montata una meraviglia della tecnologia creata da due fervide menti che presto lo metteranno in in commercio (siamo in due in questo progetto). Pensate a un debimetro che vi da sempre il valore migliore e che non conosce sporco.
Passaggio 5. Alla fine il debimetro si presenterà con due fili in più....
Questa e' una soluzione temporanea. Sto pensando di prendere i fili direttamente dalla centralina e per poi farli passare sotto il cruscotto e collegarci un display preimpostato.
Non verificate il debimetro se non siete sicuri di quello che fate.
Si ringrazia Daniele Menichetti per i testi e le foto. [/td][/tr][/table]
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VERIFICA DEL DEBIMETROPer verificare il corretto funzionamento del
debimetro, si deve collegare alla presa diagnosi della
centralina (che puo' essere situata sotto il cruscotto lato passeggero o nel vano motore vicino all'
ammortizzatore destro). Collegando il tester si misurano i valori istantanei del debimetro. Ricordatevi che nessun debimetro puo' essere testato a motore spento, con chiave in mar o al minimo. Per testare il debimetro la macchina deve essere in marcia. Il meccanico dopo aver collegato il tester deve dirvi di andare a fare un giro. Voi dovete guidare e lui seduto al posto destro deve valutare il segnale del debimetro.Di solito lo si prova tirando le varie marce. Il tester in base al motore selezionato calcola l'aria che il motore dovrebbe ricevere in determinate situazioni.
Di solito da il picco massimo del flusso d'aria che la macchina può raggiungere in
aspirazione. Il suo valore nel 90% dei casi è 1200.
Un debimetro nuovo è già un miracolo se riesce a mandare un flusso pari 900/950.
Tirando le varie marce il debimetro dovrebbe dare dei valori massimi più vicino possibile a quello richiesto. Se si notano dei valori troppo bassi, allora vuol dire che il debimetro è sporco o non funziona.
Cosa vi serve:
1) Un tester
2) Due metri di filo
3) Un aiutante
4) Nastro isolante
5) Un taglierino
6) Una dama di compagnia per i momenti bui della vita.
NB: In fondo alla pagina sono presenti le immagini per ogni passaggio della pulizia.
Passaggio 1. Per prima cosa togliete il coperchietto che serve proteggere i fili che entrano nel connettore.
Passaggio 2. Individuate il quinto filo e il terzo filo. Spelate (non alla stessa altezza) i fili e fate contatto con due fili di diverso colore (per evitare spiacevoli situazioni). Io ho usato un filo delle casse dello stereo (nelle foto vedrete il primo tipo di filo usato).
Passaggio 3. Adesso collegate il tester e impostatelo sulla scala 20 DCV. A motore spento e quadro acceso vedrete un valore compreso tra 97 e 100 (Questo valore e' la quantita' d'aria utilizzata dal motore per accendersi. Nel mio l'ho portata a 133).
Passaggio 4. Al minimo noterete un valore maggiore. Dovrebbe aggirarsi intorno a 1,80 (Il valore che vedete nel mio tester e' molto piu' grande in quanto e' montata una meraviglia della tecnologia creata da due fervide menti che presto lo metteranno in in commercio (siamo in due in questo progetto). Pensate a un debimetro che vi da sempre il valore migliore e che non conosce sporco.
Passaggio 5. Alla fine il debimetro si presenterà con due fili in più....
Questa e' una soluzione temporanea. Sto pensando di prendere i fili direttamente dalla centralina e per poi farli passare sotto il cruscotto e collegarci un display preimpostato.
Il webmaster declina ogni responsabilita' sul procedimento descritto e sui possibili danni derivati.
Non verificate il debimetro se non siete sicuri di quello che fate.
[/td][/tr][/table]Dettaglio dei fili che collegano il
debimetro alla
centralinaDettaglio del connettore del debimetro e dei singoli fili.
Dettaglio dei valori del debimetro a quadro acceso e motore spento.
|
Dettaglio dei valori del
debimetro con motore acceso al minimo
PULIZIA DEL DEBIMETRO
A dir la verita' le case costruttrici lo danno come pezzo a "manutenzione zero". E qui sarebbe lunga da raccontare la veridicità di tale affermazione. Diciamo che la pulizia andrebbe effettuata quando la macchina comincia a denunciare uno dei sintomi di malfunzionamento del debimetro. Ricordatevi che come ogni pezzo costoso della macchina, tende a una certa fragilita'. Se non si ha alcuna conoscenza meccanica o si tende al "diamo una botta" per farlo funzionare, consiglio di lasciar stare.Se però non si riesce a convivere con una macchina senza aprirgli il cofano almeno una volta al giorno, il mio consiglio è di pulirlo almeno ogni 50 mila Km. Ricordatevi che il tipo di strada che fate incide molto sul mantenimento di un debimetro pulito.
Iniziamo subito con quello che NON si deve fare:
- Non usare liquidi corrosivi (tipo benzina, alcool, diluente, ecc ecc).
- Non utilizzare oggetti appuntiti (ad esempio cacciavite ricoperto di un panno per poter pulire il film).
- Non usare il compressore a breve distanza.
- Non immergere il debimetro in liquidi.
- Evitare di dare colpi al debimetro per far cadere lo sporco.
Adesso passiamo a quello che si deve fare:
NB: In fondo alla pagina sono presenti le immagini per ogni passaggio della pulizia.
Passaggio 1. Lavorate su un tavolo o almeno assicuratevi di avere un piano sicuro sul quale lavorare.
Passaggio 2. Estraete il debimetro dal cilindro. Dovreste trovare sulla testa due viti resistorx (misura T20) autofilettanti. Se non si dispone della chiave appropriata, si puo' limare l'estremita' delle viti fino a renderle due dadi del 10.
Passaggio 3. Noterete una certa resistenza nell'estrarre il debimetro dal cilindro. Questo e' dovuto da un "O-ring" che serve a non avere infiltrazioni d'aria e acqua dal vano motore
Passaggio 4. Una volta estratto potete lavare il cilindro anche con acqua e detersivo (questo per eliminare i vapori di olio dalle retine). Importante e' ricordarsi di asciugarlo bene.
Passaggio 5. Adesso prendete il debimetro e utilizzare gli spray usati in elettronica per pulire i circuiti e contatti. Mantenete la cannuccia a una certa distanza (4-5 mm). Mi sono arrivate molte mail dove mi si dice che allo smontare il debimetro non hanno trovato la resistenza. Non è obbligatorio che ci sia. E' un sensore ausiliario e non e' montato su tutte le versione dei debimetri.
Passaggio 6. Il liquido si asciughera' rapidamente. Se avete fretta potrete utilizzare il compressore, MA ricordate di usare la pistola a distanza e la forza dell'aria non deve essere superiore a un soffio.
Passaggio 7. Controllate se il film è pulito. In caso non vi convinca la prima pulizia, ripetete il punto 6.
Passaggio 8. Rimontate il debimetro al cilindro e riponetelo al suo posto.
Buona guida!
Il webmaster declina ogni responsabilita' sul procedimento descritto e sui possibili danni derivati.
La pulizia del debimetro non si basa su una tecnica certa, ma su una possibile soluzione ai difetti del suddetto.
Non pulite il debimetro se non siete sicuri di quello che fate.
Si ringrazia Daniele Menichetti per i testi e le foto. |
Cos'é?
E' un dispositivo utilizzato su molti sistemi di iniezione. Il suo scopo è quello di misurare il flusso dell'aria che viene aspirato dal motore (e di fornire l'informazione relativa alla centralina di controllo del sistema di iniezione stesso).
Vi sono più tipi di debimetro:
Hot wire MAF Sensor (questo è il nostro "nemico"...)
Vane Air Flow meter
Karmen Vortex Air Flow Meter
Noi parleremo del modello "film caldo" (Hot Wire), che è quello più diffuso. La peculiarità di questo modello è che invia direttamente il comando alla centralina. Negli altri due modelli, il debimetro invia un segnale di "servizio".
Cosa vuol dire in parole povere?
Vuol dire che il debimetro a "film caldo" ha un circuito che elabora i dati ricevuti dal film e manda un segnale di comando alla centralina.
I debimetri a "piatto basculante" e "aletta fulcrata", invece non elaborano i dati, ma si limitano a mandare il segnale alla centralina che poi provvederà a elaborarli e agire di conseguenza.
Quale è il principio di funzionamento del "film caldo"?
Si basa su una membrana che viene interposta in un canale, nel quale affluisce l'aria. La membrana viene mantenuta a una temperatura costante di 120°C (tramite una resistenza di riscaldamento)
La massa d'aria che passa nel canale, tende a diminuire la temperatura. Per mantenere la temperatura costante, la resistenza assorbe corrente. Questa corrente viene misurata con un ponte di Wheatstone.
Da questo si può evincere che la corrente misurata è proporzionale alla massa d'aria che passa.
I difetti del debimetro a film caldo.
Uno dei problemi più ricorrenti è lo sporco che si deposita sul film. Questo sporco non permette una corretta "lettura" dell'aria e manda un segnale non veritiero.
Cosa intendiamo per sporco?
I vapori dell'olio
La polvere che passa dal filtro
Dove si trova il debimetro?
Il debimetro è posto sul tubo d'aspirazione.
Come riconoscerlo?
Partendo dalla scatola del filtro aria e seguendo il tubo dell'aria, si dovrebbe vedere un "cilindro" dal quale partono dei fili.
E' facile da riconoscersi, in quanto il tubo aria è in gomma e il debimetro è in plastica dura.
Perché il debimetro non può fare il suo dovere?
In diversi casi il malfunzionamento del debimetro a "film caldo" è difficile da diagnosticare.
Poiché non si rompe, ma si inquina.
La centralina elettronica non rileva il codice difetto perché il sensore che rileva la quantità d'aria aspirata perde sensibilità di misurazione (possibile causa di vapori olio motore, polveri aspirate, aria ricca di umidità) provocando un segnale variabile, ma più basso dell'origine.
Di conseguenza se abbiamo un picco di corrente minore, la centralina elettronica non rileva il segnale debole del debimetro, sufficiente da non provocare il codice guasto (infatti memorizza solo se il debimetro non produce segnale!) ma il valore letto è sufficiente a smagrire eccessivamente la miscela riportando i diversi difetti elencati.
I sintomi
Il motore perde elasticità.
La macchina può singhiozzare a regimi costanti (dai 1000 ai 2800).
Calo di potenza appena il motore entra in coppia.
Perdita di accelerazione (sorpassi che non finiscono mai).
Scalate di marce più frequenti.
Consumi aumentati.
Esiste un procedimento che ne verifichi il suo stato?
Certo.
Per verificare il corretto funzionamento del debimetro, si deve collegare alla presa diagnosi della centralina (che può essere situata sotto il cruscotto lato passeggero o nel vano motore vicino all'ammortizzatore destro).
Collegando il tester si misurano i valori istantanei del debimetro.
Ricordatevi che nessun debimetro può essere testato a motore spento, con chiave in mar o al minimo. Per testare il debimetro la macchina deve essere in marcia.
Il meccanico dopo aver collegato il tester deve dirvi di andare a fare un giro. Voi dovete guidare e lui seduto al posto destro deve valutare il segnale del debimetro.
Di solito lo si prova tirando le varie marce.
Cosa misura il tester?
Il tester in base al motore selezionato calcola l'aria che il motore dovrebbe ricevere in determinate situazioni.
Di solito da il picco massimo del flusso d'aria che la macchina può raggiungere in aspirazione.
Il suo valore nel 90% dei casi è 1200.
Un debimetro nuovo è già un miracolo se riesce a mandare un flusso pari 900/950.
Tirando le varie marce il debimetro dovrebbe dare dei valori massimi più vicino possibile a quello richiesto.
Se si notano dei valori troppo bassi, allora vuol dire che il debimetro è sporco o non funziona.
Ogni quanto va pulito?
A dir la verità le case costruttrici lo danno come pezzo a "manutenzione zero"
E qui sarebbe lunga da raccontare la veridicità di tale affermazione......
Diciamo che la pulizia andrebbe effettuata quando la macchina comincia a denunciare uno dei sintomi descritti qui.
Ricordatevi che come ogni pezzo costoso della macchina, tende a una certa fragilità.
Se non si ha alcuna conoscenza meccanica o si tende al "diamo una botta" per farlo funzionare, consiglio di lasciar stare.
Se però non si riesce a convivere con una macchina senza aprirgli il cofano almeno una volta al giorno, il mio consiglio è di pulirlo almeno ogni 50 mila Km.
Ricordatevi che il tipo di strada che fate incide molto sul mantenimento di un debimetro pulito.
Il debimetro si rompe o si sporca?
Entrambi......
La maggior parte delle volte si sporca, ma un granello di sabbia o qualsiasi possibile impurità può rovinare il film e quindi va sostituito.
Comunque ho notato sulla mia macchina e su macchine dei miei amici che il debimetro purtroppo con l'andare del tempo si rovina. Quindi la pulizia aiuta a evitare una sostituzione frequente.
Sia ben chiaro che se con la vostra macchina non fate più di 20.000 Km l'anno allora potete stare tranquilli. Il debimetro si "usura" solo se macinate molti Km (andiamo sull'ordine dei 60.000 Km l'anno).
FONTI: testi e immagini da:
http://staff.nt2.it/michele/parola_126_debimetro.aspx
http://staff.nt2.it/michele/parola_421_malfunzionamento_del_debimetro.aspx
http://staff.nt2.it/michele/parola_422_verifica_del_debimetro.aspx
http://staff.nt2.it/michele/parola_420_pulizia_del_debimetro.aspx
http://forum.clubalfa.it/schede-tecniche/5259-tutto-il-debimetro-a-filo-caldo.html