Ci sono due tipi di crossover che si usano nel car hi-fi, cioe' il crossover
elettronico( o attivo) e il crossover passivo.
Ci sono anche i crossover digitali, ma di questo non parleremo, per ora..
Il crossover e' necessario quando si realizza un impianto con altoparlanti separati,woofer e tweeter per esempio, ma e' anche necessario quando si installa un subwoofer. Per filtrare il subwoofer si usa sempre un crossover elettronico nel car hi-fi.
Si trovano crossover attivi a piu' vie in commercio, si va dal crossover a 2 vie(sub+front)poi il 3 vie(sub+front+rear)oppure il 3 vie di tipo(sub+front mediobassi+ medioalti)il 4 vie(sub+front bassi-medi-alti).
A cosa serve un crossover? Un crossover, attivo o passivo, serve per"dividere" il segnale in porzioni di frequenza da inviare poi al rispettivo altoparlante, se passivo,oppure all'amplificatore che pilota l'altoparlante, se attivo.
Il crossover elettronico lavora con il segnale di linea, quindi non amplificato,va posizionato prima degli amplificatori, per funzionare deve essere collegato al +12.
Il crossover elettronico e' composto da una sezione di alimentazione e da un circuito elettronico che tratta il segnale.
Nella foto vediamo l'interno di un crossover elettronico
Gli elettronici hanno alcuni vantaggi rispetto ai passivi: si puo' modificare la frequenza di taglio semplicemente ruotando una manopolina o un selettore, oppure cambiando un modulino resistivo.
E' possibile attenuare o aumentare il livello di ogni via sempre tramite una manopolina;
Gli amplificatori sono meno stressati, in quanto lavorano solo su una porzione di frequenze, dando un maggior controllo e dinamica agli altoparlanti.
Nella foto il pannello controlli di un elettronico a 3 vie
Ci sono pero' anche degli aspetti negativi:
il costo dell'allestimento di un impianto, in quanto se avremo un sistema a 3 vie anteriore, sara' necessario usare un amplificatore per ogni via.
Non hanno la possibilita' di modificare o correggere la risposta in frequenza degli altoparlanti.
La possibilita' che il segnale venga pesantemente degradato se il crossover e' stato realizzato usando componenti di bassa qualita.
I crossover passivi non hanno bisogno di essere alimentati col +12, in quanto lavorano col segnale gia' amplificato, quindi vanno posizionati dopo l'amplificatore.
I passivi sono composti da condensatori, induttori e resistenze; questi componenti dovranno essere per uso audio.
Nella foto un passivo a tre vie
Anche i passivi hanno vantaggi e svantaggi, vediamo i vantaggi:
Il costo dell'impianto sara' piu' basso, in quanto basta un amplificatore per far suonare un sistema a piu' vie, volendo anche tutto l'impianto, sub compreso
la possibilita' di modificare la risposta di uno o piu' altoparlanti.
La possibilita' di modificare il suono senza dover acquistare costosi equalizzatori.
Svantaggi:
per modificare la frequenza di taglio, occorre smontare il passivo e sostituire alcuni componenti, lo stesso se si vuole attenuare il livello di una o piu' vie.
Se si sostituiscono gli altoparlanti, occorre rifare il passivo.
La possibilita' che ci siano rotazioni di fase nella zona di incrocio fra gli altoparlanti.
La difficolta' di taratura e messa a punto.
Ogni altoparlante ha bisogno di un passivo realizzato appositamente.
Sembrerebbe quindi che i passivi abbiano piu' svantaggi, ma in realta' non e'proprio cosi.
IL COSTO DEI CROSSOVER
Per acquistare un buon crossover elettronico, che non degradi il segnale, si
possono spendere circa 200 euro per un due vie, fino a circa 800 euro per un sofisticato 3 vie con controllo di fase.
Per i passivi invece, possiamo spendere circa 200 euro per dei 3 vie realizzati a mano.
Qui vorrei aprire una piccola parentesi: a seconda del tipo di componenti utilizzati e della complessita' del crossover passivo, e' possibile spendere cifre che vanno da circa 500euro fino a 800 euro..... ma per conoscere meglio i passivi e i loro componenti vi rimando a un prossimo scritto.