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 Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino

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MessaggioTitolo: Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino   Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino Icon_minitimeVen Apr 01, 2011 9:14 am

Forse molti non sanno che, se oggi ci dilettiamo al volante della VW Maggiolino, una buona parte del merito va al Maggiore Ivan Hirst. Ivan Hirst nacque a Saddleworth, nello Yorkshire, Inghilterra, il 4 marzo 1916. La sua famiglia fondò la “Hirst Brothers Company”, una fabbrica di orologi e di componenti ottiche a Oldham. Hirst studiò ingegneria ottica all'università di Manchester, prima di formare una propria azienda che si occupava della riparazione di strumenti ottici. Negli anni ’30 Hirst fu nominato Ufficiale nel Reggimento del Duca di Wellington e, allo scoppio della seconda guerra mondiale, trasferì le sue competenze di ingegnere prima al Corpo Reale dell'Artiglieria dell'Esercito (RAOC) e poi al Royal Electrical and Mechanical Engineers (REME), che si occupava del ripristino dell’efficienza dei mezzi meccanici e della riparazione delle strutture elettriche. Nell’agosto del 1945 arrivò a Wolfsburg con il grado di Maggiore e le sorti della Volkswagen vennero affidate a lui e al Colonnello Radclyffe. Hirst aveva visto per la prima volta una Volkswagen in Normandia e il suo primo pensiero fu quello di…smontarla, scoprendo così che era costruita secondo una concezione davvero originale. Per i primi due anni Hirst visse lì fino a che, raggiunto dalla moglie, si stabilì in una nuova abitazione requisita in una zona di Wolfsburg dove erano state costruite delle case per i dirigenti. Hirst e Radclyffe decisero di riavviare la produzione ma l’impresa non era delle più semplici. Fortunatamente la centrale termica della fabbrica funzionava ancora ma le presse della Volkswagenwerk dovevano affrontare un temibile nemico: il freddo. Inoltre la fabbrica aveva subìto danni consistenti alle mura; gli operai specializzati erano pochissimi; i magazzini erano vuoti e alcune parti della carrozzeria andavano prodotte ex novo. Gli operai, affamati, indossavano, in mancanza d’altro, le divise della Wermacht senza mostrine. In queste condizioni solo uomini con una grande forza di volontà sarebbero stati in grado di riavviare la produzione e qui giocò un ruolo fondamentale Ivan Hirst, cui dobbiamo tutti noi appassionati grande riconoscenza se, ancora oggi, vediamo le nostre amate Volkswagen scorazzare in ogni parte del globo. Hirst inizialmente affidò la gestione della fabbrica a Hermann Munch e il risultato fu che la produzione passò dalle 7776 vetture del 1946 alle 8987 del 1947 ma la sensazione era che si poteva fare di più, molto di più. Infatti l’anno successivo la direzione, su precisa indicazione di Hirst, passò ad Heinrich Nordhoff, che nel giro di pochi anni trasformerà radicalmente la fabbrica, moltiplicando le cifre di produzione. Ivan Hirst è scomparso il 10 marzo 2000. Io credo che ogni appassionato di Volkswagen gli debba tanto e dovrebbe ogni tanto rivolgergli un pensiero riconoscente, giacché il suo ricordo rivive ogni volta che il dolce borbottio del boxer fa sentire il suo inconfondibile suono.
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MessaggioTitolo: Re: Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino   Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino Icon_minitimeVen Apr 01, 2011 1:08 pm

davvero una storia incredibile che non conoscevo completamente!!! una fabbrica che usava divise militari e resti vecchi..strana ed appassionante!! ma fu sotto ordine di Hitler che nacque il Maggiolino vero? doveva trasportare una mitragliatrice e 3 militari. E se non erro il Maggiolino è copiato da una vettura ceco-slovacca o polacca
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MessaggioTitolo: Re: Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino   Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino Icon_minitimeVen Apr 01, 2011 3:39 pm

L’idea di Hitler era questa: la Volkswagen doveva ospitare 4 persone, avere un consumo che non superasse i 7 litri ogni 100 chilometri, potesse mantenere una velocità di crociera di 100 km/h anche per lunghi tratti, non avere difficoltà di avviamento, soprattutto con temperature rigide e, infine, doveva costare meno di 1000 Reichsmark. Per quanto riguarda la somiglianza con altre auto, va detto che nel 1932 Porsche progettò, su commissione della NSU,una vettura utilitaria dotata di motore posteriore boxer a 4 cilindri raffreddato ad aria e con un sistema di sospensioni a barre di torsione (brevetto Porsche). La somiglianza con il prototipo del Maggiolino è molto evidente.

NSU

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VW3

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MessaggioTitolo: Re: Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino   Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino Icon_minitimeVen Apr 01, 2011 7:41 pm

Grazie delle delucidazioni Kafermann Wink ma quindi la VW nacque per mano di Hitler o era già esistente? perchè mi pare significhi auto del popolo
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MessaggioTitolo: Re: Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino   Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino Icon_minitimeVen Apr 01, 2011 9:47 pm

La Volkswagen (letteralmente auto del popolo) nacque per volontà di Hitler e il progettista e realizzatore fu l'Ing. Ferdinand Porsche. Il primo nome che le venne dato fu KdF - Wagen, ovvero Kraft durch Freude - Wagen, che tradotto letteralmente significa Auto della Forza attraverso la Gioia. E' un nome che però fu presto abbandonato per vari motivi. A me personalmente piace molto, al punto che ho dedicato ad esso un modesto libello (non ancora pubblicato, però).
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MessaggioTitolo: Re: Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino   Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino Icon_minitimeVen Apr 01, 2011 10:12 pm

Bene quando sarà pubblico con piacere ti aiuteremo a spargerne la voce Smile

Oltre al maggiolino possiedi anche altre VW?



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MessaggioTitolo: Re: Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino   Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino Icon_minitimeVen Apr 01, 2011 11:11 pm

Complimenti Guido, davvero una bella storia che fa piacere conoscere. D'altronde in Italia Mussolini fece costruire la Topolino 500 e in Germania ci fu il Maggiolino.

Tienici informati su questo libro mi farebbe piacere saperne di più
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MessaggioTitolo: Re: Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino   Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino Icon_minitimeSab Apr 02, 2011 12:26 am

@ Fiat Uno/126 No, purtroppo al momento ho solo questo. Mi piacerebbe tanto avere una bella Type 3 Squareback (Familiare), ma sono rare e per le poche in vendita chiedono cifre esagerate.

La storia di Hirst è fantastica, a mio parere. Il Maggiore inglese ebbe un ruolo decisivo nel decidere la sorte del Maggiolino e io non smetterò mai di essergli riconoscente.
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MessaggioTitolo: Re: Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino   Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino Icon_minitimeSab Apr 02, 2011 12:54 pm

Guido la tua che cosa ha in particolare che era destinata solo al mercato tedesco?
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MessaggioTitolo: Re: Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino   Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino Icon_minitimeSab Apr 02, 2011 1:26 pm

Fiat Uno/126 ha scritto:
Guido la tua che cosa ha in particolare che era destinata solo al mercato tedesco?

Il mio Maggiolino è un modello Standard, destinato al mercato interno tedesco. Si caratterizza per la totale assenza di cromature, paraurti in tinta con la carrozzeria, mancanza di grigliette sui parafanghi (ciò spiega la presenza del clacson a vista), tergicristallo neri, etc. All'interno, volante a tre razze nero, cielino che non copre l'intera area del padiglione, maniglie sportelli e alzavetro non cromate, assenza dell'interruttore luce cortesia, etc. Il modello che invece era destinato al mercato estero fu denominato Export ed era, diciamo così, più lussuoso e meglio rifinito del mio. I modelli Export, ovviamente, sono più numerosi in Italia rispetto allo Standard, proprio per i motivi che ho illustrato.
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MessaggioTitolo: Re: Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino   Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino Icon_minitimeSab Apr 02, 2011 2:05 pm

Grazie delle informazioni Smile non sapevo queste cose è sempre bello apprendere nuove cose
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MessaggioTitolo: Re: Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino   Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino Icon_minitimeMer Apr 06, 2011 12:06 am

Una curiosità, la VW3 fu solo un prototipo o è una vettura rara ma esistente?
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MessaggioTitolo: Re: Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino   Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino Icon_minitimeMer Apr 06, 2011 8:06 am

La VW 3 è uno dei 3 prototipi (2 berlina e 1 cabriolet) che il 12 ottobre 1936 iniziarono i collaudi su strada. Uno dei tre prototipi era realizzato con scocca interamente in acciaio, mentre gli altri due avevano una struttura mista legno/lamiera. A questa prima serie fece seguito una seconda serie di 30 autovetture (VW 30). Da notare che queste prime 30 VW avevano un motore di 985 cc3 per una potenza di 23,5 CV. La serie di prototipi venne severamente testata e, dopo aver compiuto complessivamente 2.400.000 chilometri, si passò alla fase successiva. Nacque così la VW 38, vettura che più si avvicina a quello che sarebbe stato il Maggiolino definitivo. Non vorrei sbagliarmi, ma credo che le VW 3 originali siano andate distrutte e, quella che si trova al museo di Wolfsburg, sia stata ricostruita.
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MessaggioTitolo: Re: Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino   Ivan Hirst e la sopravvivenza del Maggiolino Icon_minitimeMer Apr 06, 2011 1:08 pm

Grazie delle info sempre dettagliate Smile hanno fatto un bel test devo dire con le vetture, volevano essere sicuri ..! quindi quella è ricostruita, peccato sarebbe stato opportuno tenere una originale
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