LAMBDA
Lettera dell'alfabeto greco con la quale in alcune nazioni (tra le quali la Germania) si indica per convenzione il coefficiente di aria in eccesso relativo alla miscela aria-benzina. Quando la dosatura della miscela stessa e' corretta dal punto di vista chimico (se il carburante e' la benzina, tale titolo equivale a 14,7 circa), lambda e' uguale a 1. Per miscele ricche si hanno lambda di valore inferiore e per miscele magre lambda superiori a uno. Quando e' stato messo a punto un sensore in grado di misurare la quantita' di ossigeno presente in seno ai gas di scarico e di permettere alla centralina elettronica, grazie alle informazioni da esso fornite, di calcolare la dosatura della miscela aria-carburante (in modo da potere intervenire sul sistema di alimentazione per mantenere la dosatura stessa sul valore ottimale) si e' deciso di denominarlo "sonda Lambda". Oggi queste sonde vengono impiegate nelle automobili con marmitta catalitica trivalente, nelle quali per ottenere una elevata efficienza di conversione (ovverosia per abbattere nella massima misura gli agenti inquinanti) e' indispensabile mantenere il titolo della miscela aria-carburante all'interno di una "finestra di dosatura" molto ristretta.
Schema di marmitta catalitica (immagine)
Schema di marmitta catalitica utilizzata sulle vetture del Gruppo Fiat: al centro, in basso, la sonda Lambda collegata alla centralina elettronica.
La sonda lambda è necessaria per conoscere se i gas di scarico presentano del combustibile incombusto, per mantenere il rapporto di miscela (kg aria/kg combustibile) entro l'intervallo di efficienza ottimale del catalizzatore, meglio conosciuto come "lambda 1".
Principio di funzionamento di una sonda lambda
La sonda lambda è in grado di rilevare la concentrazione di ossigeno all'interno dei gas di scarico; precisamente il valore di lambda, appunto, che sta ad indicare il rapporto tra l'aria e la benzina, dove:
Valore 1, quando la combustione è stechiometrica;
< di 1, quando c'è un eccesso di benzina;
> di 1, quando c'è un eccesso d'aria
La sonda trasmette poi come segnale elettrico alla centralina che regola l'immissione di carburante e aria all'interno della camera di combustione.
L'uscita della sonda è del tipo bistadio (on/off) dato che il passaggio da una situazione a l'altra avviene in un arco molto ristretto, per poi rimanere costante a valori più distanti da quello ottimale.
Tipi di sonde
Sonda lambda al diossido di zirconio
La superficie esterna dell'elemento in diossido di zirconio è a diretto contatto con i gas di scarico, mentre la superficie interna lo è con l'atmosfera. Entrambe le superfici sono rivestite di un sottile strato di platino. L'ossigeno in forma ionica attraversa lo strato ceramico e carica elettricamente lo strato di platino che quindi si comporta come un elettrodo: il segnale elettrico che viene generato è raccolto dal cavo di connessione in uscita dal sensore.
L'elemento in biossido di zirconio diventa permeabile agli ioni di ossigeno alla temperatura di circa 300 °C. Quando la concentrazione dell'ossigeno è diversa sulle due superfici del sensore, viene generata una tensione grazie alle particolari proprietà fisiche del biossido di zirconio. Con una miscela povera la tensione del segnale è bassa mentre con una miscela ricca è alta.
Il tipico cambiamento dell'intensità del segnale avviene quando il rapporto aria-benzina è di 14,7 a 1 (14,7 parti di aria verso 1 parte di benzina) e viene chiamato lambda 1. Questo rapporto è considerato anche indice di completa combustione (da qui il nome di sonda lambda).
Il sistema di controllo della miscela aria-benzina viene pilotato dalla sonda lambda che inizia ad operare sopra i 300 °C. L'elemento sensibile richiede un certo tempo di riscaldamento e per questo motivo la maggior parte delle sonde Sonda lambda al diossido di titanio [lambda hanno al loro interno un riscaldatore in ceramica che riduce sensibilmente il tempo di attivazione.
L'elemento in diossido di titanio non genera una tensione come quello allo zirconio. Nell'elemento in diossido di titanio la resistenza elettrica varia in rapporto alla concentrazione di ossigeno. A lambda 1 (rapporto stechiometrico) si verifica una significativa variazione della resistenza.
Applicando un opportuno valore di tensione alla sonda al titanio si può misurare una corrente in uscita che è in relazione con la concentrazione di ossigeno nei gas di scarico. A differenza del tipo allo zirconio, quello al titanio non richiede aria di riferimento e quindi le dimensioni dell'elemento sensibile sono più piccole.
Avvertenze
I sensori all'ossido di zirconio ed all'ossido di titanio non sono intercambiabili sia per le dimensioni che per le differenti strategie di controllo che vengono utilizzate per valutare il segnale del sensore.
Principio di funzionamento di una sonda lambda
Vi sono due tipi di sonde lambda che si differenziano per il tipo di ceramica utilizzata per rilevare la presenza di ossigeno nei gas di scarico.
Sonda lambda al biossido di zirconio
La superficie esterna dell’elemento in biossido di zirconio è a diretto contatto con i gas di scarico, mentre la superficie interna lo è con l’atmosfera. Entrambe le superfici sono rivestite di un sottile strato di platino. L’ossigeno in forma ionica attraversa lo strato ceramico e carica elettricamente lo strato di platino che quindi si comporta come un elettrodo: il segnale elettrico che viene generato è raccolto dal cavo di connessione in uscita dal sensore.
L’elemento in biossido di zirconio diventa permeabile agli ioni di ossigeno alla temperatura di circa 300°C. Quando la concentrazione dell’ossigeno è diversa sulle due superfici del sensore, viene generata una tensione grazie alle particolari proprietà fisiche del biossido di zirconio. Con miscela povera la tensione del segnale è bassa mentre con miscela ricca è alta.
Il tipico cambiamento dell’intensità del segnale avviene quando il rapporto aria-benzina è di 14.7 a 1 (14.7 parti di aria verso 1 parte di benzina) e viene chiamato Lambda 1. Questo rapporto è considerato anche indice di completa combustione e da qui il nome di Sonda Lambda.
Il sistema di controllo della miscela aria-benzina viene pilotato dalla sonda lambda che inizia ad operare sopra i 300°C. L’elemento sensibile richiede un certo tempo di riscaldamento e per questo motivo la maggior parte delle sonde lambda hanno al loro interno un riscaldatore in ceramica che riduce sensibilmente il tempo di attivazione.
Sonda lambda al biossido di titanio
L’elemento in biossido di titanio non produce un voltaggio come quello allo zirconio. Nell’elemento in biossido di titanio la resistenza elettrica varia in rapporto alla concentrazione di ossigeno. A Lambda 1 (rapporto stechiometrico) si verifica una significativa variazione della resistenza. Applicando un opportuno valere di tensione alla sonda al titanio si può misurare un voltaggio in uscita che è in relazione con la concentrazione di ossigeno nei gas di scarico. A differenza del tipo allo zirconio, quello al titanio non richiede aria di riferimento e quindi le dimensioni dell’elemento sensibile sono più piccole.
L’elemento sensibile, l’elettrodo in platino ed il riscaldatore sono prodotti utilizzando la tecnologia NTK del film spesso multistrato.
I sensori all’ossido di zirconio ed all’ossido di titanio non sono intercambiabili sia per le dimensioni che per le differenti strategie di controllo che vengono utilizzate per valutare il segnale del sensore.
Diagnosi per l'officina
Manutenzioni delle sonde lambda
Le sonde lambda sono soggette ad una relativa usura e all’invecchiamento, perciò si consiglia di controllarne il funzionamento ogni 30.000 km e/o ad ogni verifica emissioni. Eventuali difetti di funzionamento si manifestano attraverso:
irregolarità di funzionamento del motore
aumento del consumo di benzina
emissioni inquinanti che non vengono mantenute al di sotto dei limiti di legge
Manutenzione in caso di guasti
In presenza di vibrazioni > controllare il supporto
In caso di danni meccanici > sostituire la sonda
In caso di consumo elevato di combustibile > controllare il funzionamento della sonda
In caso di utilizzo di benzina con piombo > sostituire la sonda
In caso di segnale di uscita non regolare misurato con oscilloscopio > sostituire la sonda
In caso di mancanza di segnale > controllare il connettore
Sostituzione delle sonde
La sostituzione deve essere effettuata impiegando sempre sonde complete di connettori originali OE assemblati in stabilimento.
Attenzione: Ogni veicolo possiede connettori specifici ed ogni sensore è stato definito per questo impiego. L’utilizzo di sonde universali è vivamente sconsigliato.
Procedura
Controllo del riscaldatore
Staccare il connettore della sonda
Controllare con un multimetro la resistenza tra i due cavi di colore bianco (OZA - biossido di zirconio) o tra i cavi rossi/bianchi oppure grigi/bianchi (OTA - biossido di titanio). Se la resistenza è maggiore di 30 W la sonda lambda deve essere sostituita.
Attenzione: Si raccomanda vivamente di evitare l’utilizzo di dispositivi quali rubacorrente o altri che possono forare o danneggiare l’isolamento dei cavi.
http://it.wikipedia.org/wiki/Sonda_lambda
http://www.ngk.de/index.php?id=80